Ente gestore

Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve con sede a Rufina (FI)

E’ l’ultimo arrivato tra i Complessi costituenti il Patrimonio Agricolo Forestale della Regione Toscana. La sua superficie è di circa 1.449 ettari e si estende in una vasta area a cavallo tra il Casentino e la Val di Sieve, nei comuni di Dicomano, Londa e S.Godenzo. Parte dell’area, circa 420 ettari nella porzione nord-orientale, sono all’interno del ParcoNazionale del Monte Falterona-Campigna-Foreste Casentinesi.

Come raggiungerlo

In auto da Firenze si percorre la S.S. n.67 in direzione Forlì; oltrepassati i centri di Pontassieve, Rufina, in località Contea si imbocca la SR 556 verso il valico di Croce a Mori, fino alla località Rincine. Dal Casentino, oltrepassato Stia si percorre la SR 556, oltrepassando il valico di Croce a Mori. Provenendo dall’autostrada A1, si può uscire a Barberino Mugello percorrendo la SR n. 551, che porta a Dicomano e da qui fino a Contea ove si imbocca la SS 67. In treno. La linea ferroviaria utile, che consente la possibilità del trasporto bici, è quella regionale Firenze-Borgo San Lorenzo-Faenza; la stazione più vicina è quella di Contea-Londa, con successivo servizio di trasporto pubblico.

Geomorfologia e clima

Il Complesso occupa i versanti del sistema appenninico collocati tra il M.Campaccio ed il M. Massicaia posti ad ovest del Monte Falterona, con esposizione prevalentemente meridionale ed una distribuzione altimetrica che va dai 400 ai 1.400 m. slm. La geologia è tipica della Serie Toscana (Macigno del Chianti e Macigno del Mugello), costituita prevalentemente da arenaria quarzosa. L’intero comprensorio di Rincine è caratterizzato da piccoli corsi d’acqua a carattere torrentizio. Sono presenti inoltre due piccoli invasi artificiali, il più grande (circa 1,5 ettari) denominato “Aina”, l’altro, assai più piccolo, denominato “Laghetto dei Piani”. Il clima è di tipo mediterraneo con piovosità media.

Vegetazione

Prevalgono, alle quote inferiori, i boschi latifoglie di specie quercine miste cui succedono in alto i boschi di faggio. Numerosi sono i rimboschimenti di pino nero laricio e austriuaco, pino silvestre e douglasia. Sono presenti inoltre impianti sperimentali di conifere e latifoglie su una superficie di 74 ettari, realizzati in collaborazione con il CNR di Firenze, l’Università di Firenze, il Centro Sperimentale Agricolo e Forestale di Roma (CSAF) e l’istituto di pioppicoltura di Casale Monferrato. Tale sperimentazione ha dato origine ad un’ampia collezione di germoplasma di molte specie utilizzabili in arboricoltura da legno e in forestazione. Cospicua è la superficie occupata da pascoli e da cespuglieti, che il bosco sta riconquistando per via naturale. E’ presente un vivaio forestale.

Fauna

La vegetazione condiziona fortemente la fauna selvatica rappresentata da uccelli forestali (quali ad esempio lo scricciolo, la capinera, la cincia mora, la ghiandaia, ecc.), a cui si associano rapaci diurni e notturni come la poiana, lo sparviere e la civetta. Inoltre si registra la presenza dell’astore, di alcune specie di picchi e del tordo bottaccio. Tra i mammiferi gli habitat forestali permettono la presenza di specie relativamente comuni e diffuse quali il riccio, la faina, il tasso e il cinghiale; altri ungulati come il capriolo e il cervo, provengono dal vicino Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Individuato anche il lupo, la cui presenza, seppur limitata a pochi individui, è ormai stabile su tutti i rilievi del Mugello. Sono presenti anche rettili comuni come il biacco e il saettone.

Sentieri e luoghi di interesse

La fitta rete di strade forestali (circa 70 Km) che attraversano la foresta, consentono bellissime escursioni naturalistiche a piedi, a cavallo o in mountain-bike. Tra i percorsi ed i luoghi più suggestivi si ricorda “Il sentiero degli Etruschi”, del “Pretagnolo”, della “Massicaia” ed il Lago “Aina”. Il vivaio forestale, realizzato negli anni settanta dalla Società S.A.F. e gestito dal 2001 dal Servizio Attività Forestali della Comunità Montana Montagna Fiorentina (oggi Unione dei Comuni), produce piante ornamentali per arredo urbano e piante forestali da utilizzare nei rimboschimenti, negli impianti di arboricoltura da legno e negli interventi di ripristino ambientale. In località Aina è presente un impianto sperimentale finalizzato alla coltivazione di piante da frutto di varietà antiche di origine locale, con lo scopo di valorizzare ed incentivare la produzione dei prodotti tipici della zona. Nel territorio di Londa si segnalano numerosi insediamenti religiosi a testimonianza di antiche vie di comunicazione, come la Pieve di S. Elena a Rincine (medievale, ricostruita nel Cinquecento) dove si trova una “Madonna con il bambino” di scuola robbiana (1470 circa).

Dati aggiornati a novembre 2023.

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